Medicina ortomolecolare
Vincere con la biochimica
Vincere con la biochimica
15 mag 2025



Vincere con la biochimica - Omaggio a chi mi ha insegnato
Come il Dr. Ulrich Strunz ha vinto tre volte l'Ironman grazie alla medicina ortomolecolare
"L’energia è tutto." Questa è una delle frasi preferite del Dr. Ulrich Strunz, medico, biochimico, autore best-seller — e atleta d'élite. Non solo ha partecipato, ma ha vinto per ben tre volte l’Ironman nella sua categoria di età. Un'impresa titanica, se si considera che parliamo della gara di resistenza più dura al mondo: 3,8 km di nuoto, 180 km in bicicletta e una maratona finale.
Il suo segreto? La medicina ortomolecolare.

La rivoluzione parte dalla biochimica
Strunz non è un medico convenzionale. La sua visione della salute parte da una verità semplice: le malattie sono spesso carenze. Carenze di movimento, sì. Ma soprattutto: carenze di micronutrienti.
La medicina ortomolecolare si basa proprio su questo principio: dare al corpo le giuste molecole nella giusta quantità, per permettere all’organismo di funzionare al massimo delle sue potenzialità. Non si tratta di "curare" una malattia, ma di evitare che insorga, riequilibrando vitamine, sali minerali, aminoacidi e acidi grassi essenziali.

Prepararsi all’Ironman… in laboratorio
Per affrontare una gara estrema come l’Ironman, Strunz non si è limitato ad allenarsi. Ha misurato e ottimizzato ogni valore ematico rilevante: livelli di magnesio, zinco, ferro, potassio, sodio, vitamina D, coenzima Q10, acido folico, B12, e via dicendo.
"Non puoi correre se sei carente di ferro. Non puoi recuperare se ti manca il magnesio. E senza vitamina D? Zero resistenza." – Dr. Strunz
Ogni integrazione era personalizzata, mirata. Nessun multivitaminico generico, nessuna approssimazione. Solo ciò che serviva davvero, misurato con precisione e dosato con intelligenza.

Il risultato: performance senza compromessi
Con questo approccio, Strunz ha trasformato il proprio corpo in una macchina biochimicamente efficiente.
Recuperava più in fretta.
Dormiva meglio.
Aveva più energia a lungo termine.
E, cosa non da poco, ha ottenuto prestazioni di punta anche oltre i 50 anni, mentre altri coetanei lottavano con affaticamento e infiammazione cronica.

Oltre lo sport: una medicina per tutti
La medicina ortomolecolare non è solo per chi fa Ironman. È per chi vuole vivere bene, con energia e chiarezza mentale, anche a 60, 70, 80 anni.
Strunz ha portato il suo metodo anche ai pazienti con diabete, stanchezza cronica, sovrappeso, insonnia, depressione, dimostrando come una semplice ottimizzazione dei nutrienti possa cambiare radicalmente la qualità della vita.

In conclusione
Il Dr. Ulrich Strunz non ha vinto solo una gara. Ha dimostrato con il proprio corpo che la medicina del futuro non è fatta solo di farmaci, ma di prevenzione intelligente, movimento, alimentazione mirata e micronutrienti calibrati al millimetro.
"La biochimica è la vera chiave della performance."
E, come ha dimostrato lui stesso: anche della longevità attiva.
Vincere con la biochimica - Omaggio a chi mi ha insegnato
Come il Dr. Ulrich Strunz ha vinto tre volte l'Ironman grazie alla medicina ortomolecolare
"L’energia è tutto." Questa è una delle frasi preferite del Dr. Ulrich Strunz, medico, biochimico, autore best-seller — e atleta d'élite. Non solo ha partecipato, ma ha vinto per ben tre volte l’Ironman nella sua categoria di età. Un'impresa titanica, se si considera che parliamo della gara di resistenza più dura al mondo: 3,8 km di nuoto, 180 km in bicicletta e una maratona finale.
Il suo segreto? La medicina ortomolecolare.

La rivoluzione parte dalla biochimica
Strunz non è un medico convenzionale. La sua visione della salute parte da una verità semplice: le malattie sono spesso carenze. Carenze di movimento, sì. Ma soprattutto: carenze di micronutrienti.
La medicina ortomolecolare si basa proprio su questo principio: dare al corpo le giuste molecole nella giusta quantità, per permettere all’organismo di funzionare al massimo delle sue potenzialità. Non si tratta di "curare" una malattia, ma di evitare che insorga, riequilibrando vitamine, sali minerali, aminoacidi e acidi grassi essenziali.

Prepararsi all’Ironman… in laboratorio
Per affrontare una gara estrema come l’Ironman, Strunz non si è limitato ad allenarsi. Ha misurato e ottimizzato ogni valore ematico rilevante: livelli di magnesio, zinco, ferro, potassio, sodio, vitamina D, coenzima Q10, acido folico, B12, e via dicendo.
"Non puoi correre se sei carente di ferro. Non puoi recuperare se ti manca il magnesio. E senza vitamina D? Zero resistenza." – Dr. Strunz
Ogni integrazione era personalizzata, mirata. Nessun multivitaminico generico, nessuna approssimazione. Solo ciò che serviva davvero, misurato con precisione e dosato con intelligenza.

Il risultato: performance senza compromessi
Con questo approccio, Strunz ha trasformato il proprio corpo in una macchina biochimicamente efficiente.
Recuperava più in fretta.
Dormiva meglio.
Aveva più energia a lungo termine.
E, cosa non da poco, ha ottenuto prestazioni di punta anche oltre i 50 anni, mentre altri coetanei lottavano con affaticamento e infiammazione cronica.

Oltre lo sport: una medicina per tutti
La medicina ortomolecolare non è solo per chi fa Ironman. È per chi vuole vivere bene, con energia e chiarezza mentale, anche a 60, 70, 80 anni.
Strunz ha portato il suo metodo anche ai pazienti con diabete, stanchezza cronica, sovrappeso, insonnia, depressione, dimostrando come una semplice ottimizzazione dei nutrienti possa cambiare radicalmente la qualità della vita.

In conclusione
Il Dr. Ulrich Strunz non ha vinto solo una gara. Ha dimostrato con il proprio corpo che la medicina del futuro non è fatta solo di farmaci, ma di prevenzione intelligente, movimento, alimentazione mirata e micronutrienti calibrati al millimetro.
"La biochimica è la vera chiave della performance."
E, come ha dimostrato lui stesso: anche della longevità attiva.