Nutrizione
Più potassio, meno pressione
Più potassio, meno pressione
27 mag 2025



Più potassio, meno pressione:
lo studio che cambia prospettiva
Un nuovo studio ha analizzato come sodio e potassio influenzano la pressione arteriosa, tenendo conto anche delle differenze tra uomini e donne. Un aspetto importante, considerando che le malattie cardiovascolari colpiscono più spesso gli uomini, anche a causa di differenze nella regolazione ormonale, infiammazione e funzione del sistema nervoso.

Cosa ha fatto lo studio?
I ricercatori hanno utilizzato un modello biologico per simulare le interazioni tra:
reni,
sistema cardiovascolare,
sistema digestivo,
sistema nervoso simpatico,
e sistema endocrino,
per capire come variazioni nell’assunzione di sodio e potassio influenzano la pressione.

I risultati principali
Raddoppio del sodio:
+2–4 mmHg negli uomini
+1–3 mmHg nelle donne
Raddoppio del potassio (sodio normale):
−7–14 mmHg negli uomini
−5–10 mmHg nelle donne
Raddoppio di sodio e potassio insieme:
La pressione scende comunque:
−7 mmHg negli uomini
−5 mmHg nelle donne

Cosa possiamo imparare?
Ci sono alcuni messaggi chiave da tenere a mente:
Mangiare più sodio fa aumentare la pressione solo se il potassio resta basso.
Quando sia il sodio che il potassio sono elevati, la pressione è più bassa rispetto a un'assunzione normale di entrambi.
Questo è un dato fondamentale: il sodio non è dannoso di per sé, ma diventa un problema se manca la protezione offerta dal potassio.

Il mio consiglio finale
A meno che tu non abbia ipertensione, storia familiare di malattie cardiovascolari, o sia una persona "sensibile al sale", non è necessario eliminare drasticamente il sodio dalla dieta.
Se la tua alimentazione include molti cibi processati, allora ridurli è comunque utile (non solo per il sodio, ma per la salute in generale). In quel caso, la riduzione del sodio sarà una naturale conseguenza.
Ma la vera priorità dovrebbe essere:
aumentare il potassio da alimenti freschi e integrali.

Ottime fonti naturali di potassio
Ecco alcuni dei miei preferiti:
Avocado: 1 medio = ~700 mg
Pistacchi: 50 g (~1/3 tazza) = ~500 mg
Verdure (spinaci, broccoli, barbabietole, zucca):
1 tazza = ~100–300 mg

Conclusione
Per la maggior parte delle persone, il problema non è mangiare troppo sale, ma non mangiare abbastanza potassio. E la soluzione è semplice: più verdura, più frutta, meno cibo confezionato.
Il vero equilibrio pressorio si ottiene non eliminando il sodio, ma potenziando il potassio. In questo studio si effettuano le misurazioni corrette del tasso di sali e minerali, incluso sodio e potassio.
Più potassio, meno pressione:
lo studio che cambia prospettiva
Un nuovo studio ha analizzato come sodio e potassio influenzano la pressione arteriosa, tenendo conto anche delle differenze tra uomini e donne. Un aspetto importante, considerando che le malattie cardiovascolari colpiscono più spesso gli uomini, anche a causa di differenze nella regolazione ormonale, infiammazione e funzione del sistema nervoso.

Cosa ha fatto lo studio?
I ricercatori hanno utilizzato un modello biologico per simulare le interazioni tra:
reni,
sistema cardiovascolare,
sistema digestivo,
sistema nervoso simpatico,
e sistema endocrino,
per capire come variazioni nell’assunzione di sodio e potassio influenzano la pressione.

I risultati principali
Raddoppio del sodio:
+2–4 mmHg negli uomini
+1–3 mmHg nelle donne
Raddoppio del potassio (sodio normale):
−7–14 mmHg negli uomini
−5–10 mmHg nelle donne
Raddoppio di sodio e potassio insieme:
La pressione scende comunque:
−7 mmHg negli uomini
−5 mmHg nelle donne

Cosa possiamo imparare?
Ci sono alcuni messaggi chiave da tenere a mente:
Mangiare più sodio fa aumentare la pressione solo se il potassio resta basso.
Quando sia il sodio che il potassio sono elevati, la pressione è più bassa rispetto a un'assunzione normale di entrambi.
Questo è un dato fondamentale: il sodio non è dannoso di per sé, ma diventa un problema se manca la protezione offerta dal potassio.

Il mio consiglio finale
A meno che tu non abbia ipertensione, storia familiare di malattie cardiovascolari, o sia una persona "sensibile al sale", non è necessario eliminare drasticamente il sodio dalla dieta.
Se la tua alimentazione include molti cibi processati, allora ridurli è comunque utile (non solo per il sodio, ma per la salute in generale). In quel caso, la riduzione del sodio sarà una naturale conseguenza.
Ma la vera priorità dovrebbe essere:
aumentare il potassio da alimenti freschi e integrali.

Ottime fonti naturali di potassio
Ecco alcuni dei miei preferiti:
Avocado: 1 medio = ~700 mg
Pistacchi: 50 g (~1/3 tazza) = ~500 mg
Verdure (spinaci, broccoli, barbabietole, zucca):
1 tazza = ~100–300 mg

Conclusione
Per la maggior parte delle persone, il problema non è mangiare troppo sale, ma non mangiare abbastanza potassio. E la soluzione è semplice: più verdura, più frutta, meno cibo confezionato.
Il vero equilibrio pressorio si ottiene non eliminando il sodio, ma potenziando il potassio. In questo studio si effettuano le misurazioni corrette del tasso di sali e minerali, incluso sodio e potassio.